I valori di cui il regime si faceva portatore erano quelli del così detto mos maiorum, il costume degli antenati:
- la Pace
- la grandezza di Roma
- il valore dell'Agricoltura
- il recupero della Religione tradizionale.
Il recupero, formale, del mos maiorum era portato avanti in quattro ambiti:
- nelle leggi sulla morale, sul matrimonio, nella legislazione suntuaria,
- nell'architettura che celebrava, nel marmo dei monumenti, la gloria dello stato (Ara Pacis, Pantheon, Porticus Vipsania (vedi Tabula Peutingeriana), Archi di Trionfo, ma anche le tante Porte Augustee che punteggiavano le strade da Fano al Limes, negli innumerevoli Templi di Apollo).
- nelle arti pittoriche e plastiche, si pensi agli affreschi celebrativi della pace nel Tempio di Urbs Salvia, e alla ritrattistica ufficiale, diffusa in tutte le città dell'impero.
- un ruolo determinante nel diffondere gli ideali della propaganda augustea lo ebbe la letteratura, la cui culla fu il Circolo di Mecenate. Scrissero, nell'età di Augusto alcuni dei più grandi poeti e storici latini: Virgilio, Orazio, Properzio, Tibullo, Ovidio, Livio etc.. e tutti presto o tardi scrissero opere che piacevano al regime.
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