giovedì 19 settembre 2013

le migrazioni che hanno fatto la storia (A. Brusa, 2010)



Le migrazioni che hanno fatto la storia (Antonio Brusa, Recanati, 2010)

ICES - Scrittura collettiva Book vs Ebook


La peculiarità dell'applicazione Googledocs è di risiedere sul server Google ed essere lanciata da remoto, quindi non richiede l'installazione di alcun software sul computer locale. Non solo si possono utilizzare i file da qualunque computer si colleghi a internet, ma li si può con altri utenti invitati con diversi livelli di privilegio (sola lettura, accesso in scrittura ad alcune parti o a tutto il documento). 
Questa caratteristica ci sarà molto utile, perché ci consentirà di lavorare tutti alla scrittura dello stesso testo (crowdsourcing). Non è difficile capirne l'utilità per le ricerche e i lavori di gruppo 

Stavolta lavoreremo a coppie sullo stesso documento, poi  correggeremo insieme. 
Cliccate sul link e buon lavoro!
Book Vs Ebook




domenica 15 settembre 2013

la IDes nel primo giorno di scuola

La peculiarità dell'applicazione Googledocs è di risiedere sul server Google ed essere lanciata da remoto, quindi non richiede l'installazione di alcun software sul computer locale. Non solo si possono utilizzare i file da qualunque computer si colleghi a internet, ma li si può con altri utenti invitati con diversi livelli di privilegio (sola lettura, accesso in scrittura ad alcune parti o a tutto il documento). 
Questa caratteristica ci sarà molto utile, perché ci consentirà di lavorare tutti alla scrittura dello stesso testo (crowdsourcing). Non è difficile capirne l'utilità per le ricerche e i lavori di gruppo 


Stavolta lavoreremo a coppie sullo stesso documento, poi  correggeremo insieme. 
Cliccate sul link e buon lavoro!
Il nostro primo giorno di scuola

venerdì 13 settembre 2013

ICES - imprarare a leggere e scrivere

Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li avete inventati, non potete fare di meglio. Non potete fare un cucchiaio che sia migliore del cucchiaio. […] Il libro ha superato le sue prove e non si vede come, per la stessa funzione, potremmo fare qualcosa di meglio. Forse evolverà nelle sue componenti, forse le sue pagine non saranno più di carta. Ma resterà quello che è
                            J. C. Carrière, U. Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, Milano, 2009

che ve ne pare delle parole di Eco? avrà ragione, e agli e-book ha pensato. Ve lo dico io ci ha pensato eccome. Già nel 2001 se ne parlava a un seminario dell'Università di Urbino e mi ricordo, io ero in platea quella volta, che il prof. Eco aveva presentato un elogio della tecnologia del libro in confronto con gli e-book. Allora era quasi un esercizio di fantascienza, ma le cose che vennero fuori da quella discussione sono ancora perfettamente attuali. A proposito, perché non ci provate anche voi a fare un confronto tra libro elettronico e libro di carta? quando e meglio l'uno e quando è meglio l'altro?


Non si scrive bene, se non si legge e, se si legge, tanto vale imparare a leggere bene. 

Firenze dilagava fuori delle mura, come un fiume che avesse rotto gli argini. dentro, poi, era una specie di alveare impazzito. dalle botteghe, dagli androni, dai cortili usciva un rumore ininterrotto che invadeva le strade un sottofondo sonoro di grida richiami tonfi cigolii...
per le vie e le piazze era un viavai continuo di persone a piedi un traffico di carri e di birocci una sfilata di cavalcature e portantine. benché le strade fossero lastricate si procedeva a rilento in mezzo a quel trambusto. dai vicoli laterali si sprigionavano a volte puzze acide che irritavano gli occhi e la gola. ma anche tra quei miasmi si respirava una sensazione di ricchezza. Le strade centrali ampie e rettilinee, erano una vera ostentazione di lusso

che ne dite, proviamo a metterci qualche virgola? proviamo qui.

se, invece, volete saperne di più del romanzo da cui è tratto questo brano, sappiate che si intitola Il maestro dei santi pallidi, che è stato scritto da Marco Santagata e che, nel 2003, ha vinto il Premio Campiello, che non devo certo presentarvi io.
All'inizio della storia troviamo il protagonista, Cinin, “seduto a cavalcioni di un ramo, con la corda intorno al collo”. Molti anni prima, proprio sulle radici di quell’albero era inciampato mentre scappava dal suo padrone che voleva punirlo per aver abbandonato il pascolo. Invece di guardare le mucche, Cinin era andato a guardare gli affreschi alla Riva, dove c’era una delle rare chiese affrescate dell’epoca. Era rimasto incantato. Siamo sull’Appennino modenese, nel Quattrocento. Veniamo a sapere fin dalle prime pagine che Cinìn da bastardo analfabeta guardiano di vacche è diventato un pittore piuttosto affermato. Allora, come mai sta per suicidarsi? E soprattutto, come ha potuto, da questi miseri blocchi di partenza, diventare un artista?



giovedì 12 settembre 2013

LEZ.0: AUTOPRESENTAZIONI


Quando si cominciano le lezioni con un nuovo gruppo e gli studenti non si conoscono tra loro - è un'ottima, forse l'ultima occasione per fare un po' di comunicazione "autentica".  In questo nuovo Liceo sarebbe bello creare un'atmosfera divertente e aperta alla comunicazione, perché abbiamo la fortuna di avere un'aula multimediale e dobbiamo imparare a sfruttarla con le pratiche didattiche può adatte, che non sempre sono quelle tradizionali. Spesso ci ritroveremo a lavorare in gruppo perché "l'apprendimento avviene in modo più efficiente se chi apprende è coinvolto nella produzione di oggetti tangibili". Per fare questo dobbiamo conoscerci e imparare, da subito, a collaborare con ordine.

1. CONOSCENZA RECIPROCA
IDES
11rompighiaccio.png
Per ogni linea un’informazione random su di te, secondo il livello della platea. Gli alunni con ordine provano a capire la  domanda legata alla risposta.
Ogni studente di prepari uno schema simile per giocare a coppie o piccoli gruppi.
Ciascuno provi a presentare un compagno.


ICES
Informazioni ingannevoli. Una delle prime cose che impareremo in italiano è che non sempre possiamo fidarci di quello che ci dice il narratore. Forse è ignorante o, forse, si diverte a ingannarci. Lo stessa cosa ci succede ogni giorno anche il primo giorno di scuola, per esempio, quando gli alunni si sono presentati indicando nome, cognome, età e provenienza e tra caratteristiche personali: due vere e una falsa



2. AUTOPRESENTAZIONE

Intanto possiamo leggere qualche esempio di auto presentazione alla pagina 44 di questo libro di Paola Nicolini che si intitola "Che pensi di te stesso?" poi compilate in un foglio di carta il seguente questionario:

NOME COGNOME CITTA' DI PROVENIENZA    ____________________________ _____________



HAI ESPERIENZA DI DIDATTICA MULTIMEDIALE? (fa' qualche esempio) ___________________ _________________________________
CONOSCENZE INFORMATICHE Dati un voto da 1 a 4 e, sulla linea, scrivi i software che conosci  (1= non conosco 2=conosco 3=so usare 4=so usare bene)
word processor ________________ ________________________________________
trattamento immagini ________________ ____________________________________
montaggio e produzione video________________ ______________________________
progettazione database _______________ ____________________________________
mapping _______________ _______________________________________________
blog _______________ __________________________________________________
presentazioni _______________ ____________________________________________
cloud computing _______________ _________________________________________
siti preferiti _______________ ______________________________________________