venerdì 29 novembre 2019

Le pietre di Urbs Salvia e la propaganda augustea


I valori di cui il regime si faceva portatore erano quelli del così detto mos maiorum, il costume degli antenati:
- la Pace
- la grandezza di Roma
- il valore dell'Agricoltura
- il recupero della Religione tradizionale.

Il recupero, formale, del mos maiorum era portato avanti in quattro ambiti:
- nelle leggi sulla morale, sul matrimonio, nella legislazione suntuaria,
- nell'architettura che celebrava, nel marmo dei monumenti, la gloria dello stato (Ara Pacis, Pantheon, Porticus Vipsania (vedi Tabula Peutingeriana), Archi di Trionfo, ma anche le tante Porte Augustee che punteggiavano le strade da Fano al Limes, negli innumerevoli Templi di Apollo).
- nelle arti pittoriche e plastiche, si pensi agli affreschi celebrativi della pace nel Tempio di Urbs Salvia, e alla ritrattistica ufficiale, diffusa in tutte le città dell'impero.
- un ruolo determinante nel diffondere gli ideali della propaganda augustea lo ebbe la letteratura, la cui culla fu il Circolo di Mecenate. Scrissero, nell'età di Augusto alcuni dei più grandi poeti e storici latini: Virgilio, Orazio, Properzio, Tibullo, Ovidio, Livio etc.. e tutti presto o tardi scrissero opere che piacevano al regime.


Parola di Tacito

Parola di Tacito - L'opera di Augusto e la sua suc...: Visualizza la traduzione dei capitoli IX e X "Multus hinc ipso de Augusto sermo, plerisque vana mirantibus, quod idem dies accepti quonda..."

Parola di Augusto


Risultati immagini per res gestae divi augusti
Cosa dice e cosa non dice Augusto nella sua autobiografia? Cosa sottolinea e che cosa tace?

Dopo aver letto la vostra pagina delle Res Gestae scrivete in questo file le citazioni latine dei passi che vi sembrano importanti (o sospetto) e commentatelo.

Res Gestae Divi Augusti: analisi e commento






Leggere un classico è davvero una fortuna, si ha la possibilità di conoscere il mondo in cui viviamo, la storia, le vicende positive e negative che lo hanno cambiato e che lo hanno portato ad essere quello che è e probabilmente quello che sarà. Le Res gestae divi Augusti, ovvero gli atti del divino Augusto, un resoconto redatto dallo stesso imperatore prima della sua morte riguardante le opere da lui compiute durante la sua carriera politica.

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lunedì 11 novembre 2019

lunedì 4 novembre 2019

giovedì 6 giugno 2019

compiti di latino per settembre

nel libro di esercizi c'è una sezione detta omnibus dedicata al ripasso.
svolgete tutti gli esercizi in econtenuti nuti. Anche se alcune versioni sono state già svolte durante l'anno scolastico, rifatele:
- Pp. 75-76 es. 1-8
- Pp. 161-16 es. 1-7
- Pp. 206-207 es. 1-6

mercoledì 5 giugno 2019

il primo re

36, 56, 136
"Il nostro mito fondativo non è stato trattato dal cinema che, invece, ha costruito un filone ricchissimo sulla narrazione dell'antica Roma. È stata questa la spinta iniziale: era il momento di provare a calare lo spettatore nel Lazio dell'VIII secolo a. C. tenendoci più lontani possibile dall'estetica classica del peplum alla Ben-Hur, immaginando di raccontare, invece, la fondazione dell'Impero a partire proprio dal mito come se fosse vero. Alla pari di un film d'avventura, abbiamo reinterpretato in chiave realistica ed emotiva la leggenda dei gemelli Romolo e Remo".
Matteo Rovere

Rovere si crògiola nella derivatività infettato dall'idea postmoderna ch'il citazionismo sia un valore e non un difetto, un pregio e non un deficit creativo. Gli spettatori possono divertirsi (?) a individuare le (oltre) 50 sfumature di splatter citate, ammiccate, omaggiate, partendo da "Cannibal Holocaust" dell'80 e proseguendo ad libitum. Il film, allora, si riduce a pretesto per l'individuazione dei suoi referenti, mentr'abbozza una mitopoiesi emotivamente spompata e il kolossal da epica shakespeariana affonda già durante lo tsunami dell'incipit.


L'origine divina della città ("Due fratelli destinati a sfidare gli dei", recita la trama ufficiale del film) ci è stata tramandata tra gli altri da Tito Livio nelle "Storie" e da Plutarco, che nel suo "Vite Parallele" scriveva: "Roma non avrebbe potuto assurgere a tanta potenza se non avesse avuto, in qualche modo, origine divina tale da offrire, agli occhi degli uomini, qualcosa di grande e inesplicabile". Ma cosa racconta la leggenda?
Secondo la leggenda Romolo e Remo sarebbero i figli di Rea Silvia, sacerdotessa del tempio di Vesta e figlia del re di Albalonga Numitore, che per un capriccio di Marte partorì due figli senza padre. Considerata sacrilega e gettata nel fiume Aniene dallo zio usurpatore Amulio, della sua sorte non si seppe più nulla (ma secondo alcune versioni della storia fu resuscitata dal fiume): i suoi figli Romolo e Remo, nascosti in una cesta, furono tratti in salvo sotto al colle Palatino da una lupa, che invece di divorarli li accudì. Il pastore Faustolo e sua moglie Acca Larenzia, che vivevano poco distante e non avevano figli, trovarono i bambini mentre sorvegliavano il loro gregge e decisero di prenderli con sé. Diventati adulti i due giovani si vendicarono dello zio, ripristinando il regno di Numitore, e decisero di fondare una propria città. Che nacque, contro ogni previsione, dal sangue versato proprio dai due fratelli, coinvolti in una disputa fatale.

Tempus est iocundum (CB178)

domenica 2 giugno 2019

Bacche bene Venies (CB200)


https://lyricstranslate.com/it/carmina-burana-bache-bene-venies-carmina-burana-200-lyrics.html
Bacche, bene venies gratus et optatus,
per quem noster animus fit letificatus.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus forte superans pectora virorum
in amorem concitat animos eorum.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus sepe visitans mulierum genus
facit eas subditas tibi, o tu Venus.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus venas penetrans calido liquore
facit eas igneas Veneris ardore.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus lenis leniens curas et dolores
confert iocum, gaudia, risus et amores.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus mentem femine solet hic lenire
cogit eam citius viro consentire.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus illam facile solet expugnare,
a qua prorsus coitum nequit impetrare.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacchus numen faciens hominem iocundum,
reddit eum pariter doctum et facundum.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Bacche, deus inclite, omnes hic astantes
leti sumus munera tua prelibantes.
Istud vinum, bonum vinum, vinum generosum,
reddit virum curialem, probum, animosum.
Omnes tibi canimus maxima preconia,
te laudantes merito tempora per omnia.

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